Basilica di san Michele
Inizio con San Michele per importanza certo, ma anche per simpatia personale, è la chiesa in cui mi reco perché contiene i resti mortali di San Massimo Vescovo di Pavia con il quale ho qualcosa in comune.
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Parlare di chiese a Pavia è un’impresa vista la quantità e la bellezza di ognuna di loro.
La Basilica, veramente molto grande, imponente, costruita nel 7° secolo, poi parzialmente distrutta, riedificata, ristrutturata più volte, è ancora qui e pare solida.
Ha due caratteristiche particolari: è costruita in buona parte in Pietra Arenaria ,una roccia “delicata,” e l’altra caratteristica, che spicca su tutto, è che è stata per secoli la chiesa dei Re.
Per molti secoli vari nobili hanno voluto che le loro cerimonie, che fossero incoronazioni o battesimi o anche solo matrimoni avvenissero a Pavia nella Basilica di San Michele.
Sicuramente nove Re d’Italia vi sono stati incoronati, volendo citare il più famoso nomino:
Federico I detto Barbarossa Imperatore del Sacro Romano Impero.
Fra i nobili è doveroso nominare un nobile molto noto che fece svolgere la cerimonia per la sua investitura a Duca proprio nella nostra amata Basilica:
Gian Galeazzo Visconti Duca di Milano, il quale dopo la morte si fece seppellire quasi tutto nella Certosa di Pavia, da lui fatta edificare, tranne il suo cuore che è stato portato a San Michele.
I potenti del medioevo avevano come riferimento la capitale longobarda ovvero Pavia e ogni cerimonia di rilievo era svolta a San Michele.
Reliquie
Esiste anche un elenco delle reliquie presenti nella Basilica, ho letto che sono 235 e questo mi ha impressionato; c’è di tutto: la testa di Barnaba, uno degli apostoli o meglio il primo seguace di Gesù coevo agli apostoli, ma non esattamente un apostolo bensì il primo finanziatore, vendette tutti i suoi beni per donarli a Gesù che ne dispose al meglio, alcuni vescovi, un Papa, qualche santo, ed è presente persino un pezzo della croce della crocifissione di Gesù.
Conclusioni
La Basilica è un monumento che necessariamente va descritto in breve e per sommi capi, altrimenti ci si ritrova a scrivere un trattato in più tomi.
San Michele merita da sola una visita a Pavia, la sua bellezza è austera, dignitosa, una chiesa che avvolge chi entra con una sensazione di forza e di possanza, forse il motivo per cui era amata dai Re.