La Volontà e la comodità
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La volontà si piega alla comodità, educata dalla paura.
Il rischio di perdere poco, cancella la forza di provare a vincere molto.
Con una premessa del genere è difficile continuare a scrivere, ti chiedi perchè insistere a illuminare la strada attorno a te.
Nessuno apparentemente ha voglia di veder la luce, stanno tutti beati nel loro buio, nella loro penombra.
Mi piace scrivere, parlare, raccontare, studiare e insegnare.
Non mi fermo e anche se a volte rallento, riprendo poi la mia consueta velocità.
Festina Lente, affrettati lentamente, è il mio motto, mi rappresenta.
La mia volontà è granitica. Non si piega, è maleducata, irrispettosa; sente la paura che le urla all’orecchio, ma va avanti, si finge sorda.
Ah che disperazione avere una volontà così … stronza.
Però c’è un però, come in ogni medaglia ci sono due facce, ho ancora intatta la volontà di provare a vincere molto.
Non ho certezze ma ho determinazione.
Sto provando e continuerò a provare, sto faccendo e continuerò a fare.
La mia volontà mi supera e mi distacca, ormai si prosegue non per se stessi, non per gloria o guadagno, ma per aiutare altri a non mollare, a continuare a sognare ,a provare.
Non mi ergo a paladino, nè ho mire o ambizioni a esserlo, voglio solo aiutare a non mollare.
Ormai chi ancora detiene un po’ di volontà viene visto come chi pretende chissà che: fama, successo, soldi.
Per me la volontà è rispetto per se stessi, e aiuto agli altri a fare altrettanto, a rispettarsi.
Verrò letto ? Chissà!
Non mi voglio fermare, anzi voglio esortare chi ancora non si è piegato alla paura di perdere il poco che ha, a insistere a provare a vincere molto.
Ricordando che la più bella vittoria è insegnare a non mollare, insegnare a provare a vincere.
Il futuro riserva sempre sorprese, per quanto noi si provi a pianificarlo, esso ci coglie alla sprovvista. E’ meglio andare con passo saldo e spedito e lasciare che sia la strada a guidarci verso l’ignoto che, essendo atteso, sarà compreso e non farà paura.
Avanti, un passo dopo l’altro sempre lungo la propria via, senza lasciarsi educare dalla paura.