MAX MALFANTI BLOG

Per chi non ne ha mai abbastanza di Pavia

Pensieri

L’anima di Pavia

Che strana città. Pavia, una piccola perla, una piccola ladra; ti ruba l’anima, la tiene con sé stretta stretta fra le sue braccia, la nasconde nei suoi vicoli.

un vicolo tipico di Pavia, un luogo magico in grado di intrappolare un’anima

E’ sempre tua, non la ritrovi più, sai che è lì, ti allontani ma poi torni, e sei contento quando da lontano, da molto lontano, vedi il cupolone e senti già di essere a casa, senti vibrare l’anima e sai che è lì che ti aspetta.
Vorrei parlare solo di arte, di cultura, di turismo, ma il cuore mi impone una riflessione che vuol essere anche un avvertimento: state attenti a Pavia, oltre a tutto c’è ancora altro, c’è di più.

Si, a Pavia c’è di più, c’è una forza che non colpisce tutti, bisogna avere un’anima, e se tu hai un’anima sarai vittima della forza misteriosa di questa città, entrerai in risonanza con essa con il suo cuore a strati, romano, barbaro, medievale, rinascimentale, moderno, tutto.

Un insieme di strati e di anime che si sono fermate a Pavia e la città tiene con sé.

Nel mio lavoro vedo gente in quantità: ho incontrato chi in visita si è fatto rubare l’anima e ha comprato un negozio, chi dopo una carriera in giro per il mondo, andato in pensione è tornato per comprare l’appartamento dove è stato la prima notte con sua moglie, chi ancora arrivata per lavoro si è trasferita qui e dopo pochi mesi ha detto “io sono di Pavia”: ecco, non è Pavia la tua città, tu diventi della città, diventi “di Pavia “.

Io poi dovrei tacere, ho già dichiarato il mio amore per la città, un amore incondizionato per i vicoli del centro, per le chiese, per l’anima che li permea.

Al nos canal, la nosa cità, Pavia e il Ticino, forze in grado di rubare l’anima.

Pavia, una città da visitare con la consapevolezza del rischio che si corre. Un’amica ha visto il “nos canal”, il Ticino gonfio d’acqua azzurra a settembre, lo ha fotografato, lo ha decantato e ha avuto il sorriso stampato in volto per tutto il giorno, e sorseggiando un vino mi ha detto “che bel al nos canal, l’è turnà”, tradotto: che bello il nostro fiume, è tornato.
Anche il Ticino è parte di Noi. Pavia è il cuore e il fiume, il “canal” è l’arteria gonfia di sangue azzurro cielo.

Condividi se ti è piaciuto:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *